Tom Daley apre i Giochi del Commonwealth tra bandiere arcobaleno

Durante la cerimonia di apertura dei Giochi del Commonwealth, tenutasi a Birmingham, alle spalle del tuffatore Tom Daley sono state sventolate alcune bandiere lgbt per denunciare come in 35 dei 53 Paesi partecipanti esistano ancora leggi che criminalizzano l'omosessualità.
«In più della metà dei paesi del Commonwealth, l’omosessualità è ancora un crimine e in 3 di questi Paesi la pena massima è la condanna a morte -ha dichiarato il tuffatore britannico- Queste leggi sono un’eredità del colonialismo. Per tutti noi questa cerimonia di apertura riguarda il mostrare la visibilità LGBTQ+ al miliardo di persone che in questo momento ci stanno guardando».
A sventolare le bandiere c'erano il nigeriano Bisi Alimi, primo uomo gay a fare coming out sulla televisione nazionale nigeriana; il giamaicano Glenroy Murray, direttore esecutivo di J-FLAG; l'indiano Dutee Chand, prima atleta apertamente lesbica della squadra nazionale indiana; lo zimbabwano Moud Goba, responsabile nazionale di Micro Rainbow; Jason Jones da Trinidad e Tobago, attivista che ha combattuto con successo una battaglia legale per depenalizzare l’intimità consensuale tra adulti e persone dello stesso sesso nel proprio Paese, e l’attivista LGBTQ+ Prossy Kakooza dall’Uganda.