Wimbledon, Adinolfi ci vede la vittoria di Putin e delle frange no-vax


Ribadendo il suo essere contrario ad ogni provvedimento contro chi minaccia la salute pubblica ed ostacola le mire espansionistiche di una Russia che ha mandato i suoi militari di leva a stuprare bambine minorenni, Mario Adinolfi dichiara:



Premesso che la fantomatica tennista "russa" è kazaka dal 2018, non è chiaro perché Adinokfi festeggi quasi come se qualcuno avesse disconosciuto o sottovalutato le capacità degli atleti russi. Il problema è il loro aver invaso uno stato limitrofo ed essersi messi ad ammazzare i civili, non le loro capacità agonistiche. E neppure ci risulta che Djokovic fosse un incapace e che sia diventato il migliore da quando non ha fatto il vaccino. Quindi l'intero post di Adinolfi non pare aver alcun senso, ammesso che il suo scopo non fosse quello di ribadire il suo essere amico di Putin e degli estremisti no-vax.
Ed è probabile abbia deciso di dare del «:cretino» a Parenzo solo per mendicare un'ospitata al suo programma radiofonico.
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