Adinolfi si inventa che Bassetti gli abbia augurato la morte


Mario Adinolfi non esprime concetti, lui a comunica per slogan che è solito ripetere ad oltranza. In particolare, sono ormai giorni che si diverte a definire «profezia» il dato statistico riguardo ai rischi che una persona in gravissimo stato di obesità come lui avrebbe corso se si fosse beccato il Covid prima che i vaccinisti lo proteggessero.
Ma è forse sperando che insultare la scienza e dire che lui avrebbe deciso che il greenpass sarebbe incostituzionale che scrive:



Al solito, Adinolfi sostiene che lui non esprimerebbe opinioni ma "spiegherebbe" una presunta "verità" di cui lui si professa il dommo detentore. Ed ovviamente fa vittimismo, vantandosi di come qualcuno non gradisca confrontarsi con chi dice cose a caso come spesso ama fare lui. Infatti Adinolfi era stato chiamato a "difendere" quei no-vax che incolpano i vaccini per il vaiolo delle scimmie, ossia una posizione oggettivamente insostenibile.

Non contento, inizia poi ad inventarsi che Bassetti gli avrebbe augurato la morte. Si vanta anche di andare in televisione a sfottere le famiglie che hanno perso i propri cari a causa di no-vax come lui:



Ma davvero il suo abuso del vittimismo lo porta a inventarsi persino falsi auguri di morte a fronte di chi ha solamente citato evidenze scientifiche sui rischi di una patologia di cui lui negava la gravità? E spera davvero che basti vantarsi del suo essere irritante per convincere le persone a dargli un vitalizio?

Tra i commenti, il fondamentalista di estrema destra ricorre a quel "noi contro loro" che fu alla base della propaganda nazifascista mentre urla che lui non veda differenze tra una situazione emergenziale e una situazione in cui in 90% di vaccinati lo ha salvato dalla morte quando lui ha contratto il virus:



Praticamente siamo oltre al negaziosmo. Ed è buffo non citi il ghigno di Pillon quando i populisti hanno privato le vittime di odio dalle doverose tutele a cui lui si opponeva per fantomatici motivi religiosi.
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