EuroPride. Il presidente serbo annuncia la cancellazione dell'evento, ma gli organizzatori vanno avanti
Gli organizzatori dell'EuroPride continuano a battersi affinché l'evento possa tenersi a Belgrado, nonostante il presidente della Serbia abbia affermato che lui avrebbe «cancellato» la manifestazione.
Aleksandar Vučić ha infatti dichiarato ai giornalisti che «la parata del Pride prevista per il mese di settembre sarà posticipata o annullata, o qualunque cosa si chiami quel miracolo, non importa». Non la pensa così la presidente della European Pride Organizers Association, Kristine Garina, la quale dichiara: «Il presidente Vučić non può cancellare l'evento di qualcun altro. L'EuroPride non è cancellato e non sarà cancellato».
Secondo Garina, il divieto al Pride violerebbe l'impegno della Serbia nei confronti della Convenzione europea dei diritti dell'uomo: «Dicono che siamo contro i valori della famiglia quando tutti noi veniamo da una famiglia e molti di noi hanno famiglie proprie. Dicono che siamo molestatori di minori quando siamo tutti fermi contro tutti gli abusi sui minori», ha aggiunto.
L'EuroPride è un festival della durata di quasi un mese che si tiene quasi ogni anno dal 1992, quando Londra ospità per la prima volta l'evento. Ma dopo l'annuncio, i leader religiosi serbi hanno invocato attacchi armati contro i partecipanti al Pride.