Il partito di Adinolfi vuole fare affari con i russi mentre i loro militari ammazzano le famiglie ucraine
Non è chiaro se Carlotta Toschi voglia incentrare la sua intera campagna elettorale sul frignare che un'associazione lgbt non ha piacere ad accogliere una volontaria che si è candida in un partito omofobo come quello di Adinolfi, il quale mai accetterebbe candidati che si dicessero favorevoli al matrimonio egualitario o al contrasto dei crimini dettati dall'odio. E se è vero che Hoara Borselli si è prestata a reggere quella sua polemica, ben poche persone potrebbero ritenere che non sia lei a mostrare incoerenza nella sua pretesa di fare volontariato in un'associazione che ha valori incompatibili con quelli del partito per cui lei si è candidata.
Fatto sta che la signora scrive:
Chissà se la signora Carlotta Toschi ha un patentino di "cristianità" dato che il suo partito sostiene di non credere a ciò che è autopercepito e non è verificabile attraverso un'analisi dei genitali altrui, fatto sta che nell'articolo troviamo il solito Mirko De Carli pronto a sostenere:
La nostra posizione è molto chiara: neutralità rispetto al conflitto in Ucraina, buoni rapporti commerciali con la Federazione Russa e cancellazione dell’IRAP per le imprese a conduzione famigliare. Per questo nostro spenderci contro il pensiero unico della tecnocrazia finanziaria che domina in Italia ed in Occidente abbiamo scelto, di promuovere la figura dell’Avv. Toschi, avvocato imolese colpito dalla ghigliottina Lgbt dopo essere stata cacciata come volontaria del servizio giuridico volontario del Cassero di Bologna a causa della sua candidatura in Apli, come portavoce (in quanto donna, professionista di valore indiscusso e cattolica) della nostra lista affiancata dai nostri candidati al Senato.
Insomma, loro sono disposti a fare affari con i russi mentre i loro militari stuprano bambine ucraine perché "cristiani" e dunque più interessati al profitto economico che alla tutela della vita. Vogliono anche regalare soldi a chi assume la moglie, forse perché la loro idea di "famiglia" è quella di un Adinolfi che candidava madri, seconde mogli e figlie.
Ma, soprattutto, sottolineano il loro essere ossessionati dai gay, ritenendo di doverli insultare in ogni occasione dato che pure i sassi sanno che il loro partito campa sull'omofobia.