Lo squallore di Adinolfi che raccoglie firme per la sua candidatura nelle chiese


Mario Adinolfi si vorrebbe presentare con l'ex segretario di CasaPound attraverso un programma politico (o, almeno, è così che lo chiama lui) fondato sulla cancellazione di ogni libertà individuale e di ogni diritto civile. Eppure continua a urlare che saremmo in una terribile "dittatura sanitaria" perché ai no-vax come lui non è stato permesso di andare i giro a far ammalare gli altri, che lui vedrebbe "nazismo" in chi non obbliga i malati terminali a subire torture sanitarie contro la loro volontà o che i gay sarebbero una "mafia" perché osano rivendicare i suoi stessi diritti.

Con i suoi soliti toni da bulletto e starnazzando che chiunque non si allei con l'ultra-destra neofascista non sarebbe democratico, scrive:



Ancor più osceno e blasfemo è come Adinolfi vada per chiese a raccogliere firme, abusando della religione come strumento da cui poter trarne un profitto economico e magari pure un bel vitalizio:

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