Lucy Salani, la trans più anziana d’Italia parla della sua detenzione a Dachau


Lucy Salani è considerata la trans più anziana d’Italia, sopravvissuta al campo di concentramento nazisti. A 98 anni, la donna racconta: «Io sono già morta a Dachau, tutto quello che ho vissuto dopo è stato un miracolo, anche se per via della mia identità sono stata sempre discriminata. Ho visto l'orrore vero. Non si può dimenticare».
Discriminata per la sua intera vita, ha spiegato come essere omosessuale in Italia ai tempi del fascismo «significava correre il rischio continuo di essere picchiati e umiliati, come hanno fatto con un mio amico a cui hanno messo il catrame nel sedere. Ma questa virilità ostentata era tutta una pagliacciata ipocrita, perché alla fine molti di loro volevano venire con noi per poi minacciarci quando erano in gruppo».
Ma per lei le discriminazioni non sono finite con la fine del nazifascismo: «Il male è la discriminazione che genera l'odio. Il male è l'ignoranza che non fa porre le domande al popolo e gli fa credere a una propaganda che genera solo paura e orrore. Non riesco a essere come loro. Quando hanno liberato il campo di concentramento di Dachau, qualcuno mi ha proposto di uccidere qualche nazista, qualcuno dei nostri aguzzini. Io non l'ho fatto, non sono come loro».
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