Pillon si mette ad attaccare pure la Smemoranda e lancia un "allarme gender" rivolto ai genitori omofobi


Quest'oggi il quotidiano messaggio di istigazione alla discriminazione pubblicato dal senatore Simone Pillon mira ad invitare gli omofobi a non acquistare i diari della Smemoranda, ovviamente accusandola di non contribuire all'odio omofobico che lui , Salvini, Putin e Orban sono tornati a coltivare dopo che Hitler usò quell'odio per sterminare migliaia di persone nei suoi campi di concentramento.
Irridendo il coming out, irridendo il ruolo genitoriale, irridendo i bambini e irridendo la cultura, è con la sua consueta violenza ideologica che il leghista scrive:



Se sarebbe curioso conoscere quale grave ferita nell'anima possa portare il senatore omofobo a parlare di «cammino di liberazione lgbt» o perché lui sostenga che la cultura verrebbe «somministrata» in quel suo ambire ad una censura in stile russo, quasi comico è come cerchi di creare falsi allarmismi lanciando quei suoi soliti "allarmi gender" a genitori he lui invita a corrompere all'omofobia i propri figli.
Ed il bello è che Pillon viene pure pagato decine di migliaia di euro al mese per scrivere queste scemenze e per usare il suo incarico pubblico al fine di boicottare le aziende italiane sgradite al regime salviniano. Evidentemente lui preferisce un Kirill che va dai bambini a dire che i gay vadano uccisi, facendo crescere militari di leva che vanno in giro a stuprare bambine minorenni.
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