Il pastore Luigi Carollo vede «persecuzione» nella libertà di opinione altrui


Forse è venuto il momento di sporgere querela nei confronti del pastore Luigi Carollo, dato che il suo definirci «persecutori» puzza di reato di diffamazione. A quel punto sarà un piacere incontrarlo in tribunale, e chissà non si avrà anche modo di scoprire perché lui sia impegnato nella persecuzione della comunità gay o perché insista ad invitare i genitori omofobi ad assumere atteggiamenti che possano decuplicare il rischio di spingere al suicidio i propri figli.

Fatto sta che il pastore della Sabaoth Church di Modena è tornato a usare la preghiera come strumento di offesa, scrivendo:



Oltre a noi, il pastore cita anche Spy.it, evidentemente arrabbiato perché hanno osato contestato il suo sostenere che i gay sarebbero dei pervertiti:



Conto GayPress, il pastore modenese parrebbe prendersela con chi osa esprimere libere opinioni in disaccordo al suo pensiero unico, ovviamente solo dopo aver giurato che i crimini d'odio andrebbero ritenuti un "pensarla come lui":



Ed è affascinante che il pastore se la prenda con tutti, urlando istericamente che a lui non sta bene che qualcuno possa dissentire dalla sua propaganda perché lui si sentirebbe "perseguitato" dal dritto di critica altrui.

Gli insulti e proseguono tra i commenti, dove i suoi proseliti partecipano tutti eccitati al consueto attacco in stile squadrista e dall'odore di blasfemia che li caratterizza:



Sara un piacere querelare anche quel tale che ci accusa di operare per conto di Satana. Ed è buffo che si palesi anche quella sua avvocatessa, candidata con Adinolfi, che cercò di censurarci senza passare dall'autorità giudiziaria.
E dato che Carollo giura che la sua Toschi ci avrebbe denunciato, perché mette in piedi queste sceneggiate al solo fine di insultarci? Non sarà che la signora Carlotta non ha trovato un giudice disposto a chiedere la censura del pensiero davanti a messaggi pubblici di una persona che ricopre un ruolo pubblico che incita alla discriminazione di interi gruppi sociali?

Ripartono poi i commenti, sempre nominando il nome di Dio invano:



Dato che la signora Toschi si dichiara "donna cattolica" dalla spiccata "professionalità", chissà non possa spiegare al suo assistito che le sue teorie sul presunto anonimato sono tutte stupidaggini. Un blog non ha alcun dovere di rendere pubblici dei nomi, soprattutto dopo che alcuni seguaci di Adinolfi ci hanno ripetutamente minacciato di morte, e un giudice non avrebbe alcun problema a contattarci secondo le modalità previste dalla legge.
Quindi il pastore non dia falsa testimonianza, anche se magari vuole solo emulare il vittimismo di quel suo legale che è andata da Hoara Borselli a sparare a zero contro chi non vuole essere rappresentata da lei:



Insomma, è ormai loro prassi inventarsi presunte "persecuzioni" da parte di chi non si fa perseguitare da loro. A Carollo dichiamo una cosa molto semplice: se lui la smettesse di incitare alla discriminazione contro i gay e interrompesse la sua campagna diffamatoria contro le loro famiglie, nulla ci renderebbe più felici di poterci finalmente disinteressare a lui e alle sue opere.
1 commento