Adinolfi continua ad abusare della religione: «Chi va a messa può votare solo me»


Mario Adinolfi continua a ripetere che lui pretende di essere definito "cattolico" nonostante l'evidenza parrebbe suggerire il contrario. Ed è buffo che a voler imporre la sua auto-percezione sia quel tale che parla al maschile delle donne transessuali perché lui sostiene che la percezione altrui non abbia valore. Ma d'altronde lui è il divorziato che vuole vietare il divorzio, motivo per cui la sua "coerenza" è sotto gli occhi di tutti.
A suscitare fastidio, però, è anche il suo continuo abuso della religione, il quale lo porta a ripetere ad ogni elezione chi va a messa dovrebbe votare per il divorziato omofobo che spaccia la delinquenza per una questione razziale, che si dice contrario ai diritti delle donne e dei malati, che ha boicottato il contrasto della pandemia e che si dichiara favorevole a contribuire economicamente all'invasione russa dell'Ucraina:



Qui i casi parrebbero solo due: o i suoi elettori pensano a Peppa Pig durante la lettura del Vangelo, o dovrebbero sapere che ciò che propone Adinolfi non pare compatibile con quello che predicava Gesù. Perché magari lui andrà a messa, ma si commenta da solo il suo sfottere Totti dopo aver avuto da ridire sul suo divorzio e dopo aver tirato in ballo persino i suoi figli:



Quindi non dica fesserie: chi va a messa avrebbe molti motivi per non votarlo. Irridere Gesù per cercare di fregare qualche vecchietta non gli fa onore.
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