Fratelli d'Italia spiega che chi chiede diritti è un loro "avversario"
Davanti ad un ragazzo che le ha detto «siamo tutti uguali», la signora Giorgia Meloni ha cercato di eccitare l'elettorato neofascista rispondendo: «Possiamo avere idee diverse? Io ho il diritto di pensarla diversamente da te. Hai già le unioni civili».
Ciò significa che la signora non deve aver capito cosa sia l'uguaglianza. E poi cosa significa urlare che lei avrebbe "idee diverse" quando è la Costituzione ad imporre di trattare tutti i cittadini con eguali diritti?
E non va meglio quando il suo Crosetto definisce come un "avversario" una persona LGBT che chiede diritti:
Eppure la messinscena sembra essere stata creata perché la Meloni potesse spiegare che lei vede i diritti altrui come una concessione. Il tutto mentre Giorgio La Porta definisce «squadrismo» il fatto che un cittadino possa esprimere le sue idee, senza ovviamente domandarsi come sia stato possibile che qualcuno potesse salire su quel palco se la cosa non fosse stata concordata:
Forse La Porta non ricorda di quando Salvini utilizzava persino i pompieri per andare a togliere dai balconi gli striscioni di dissenso nei suoi confronti. E davvero pensa che chi sale su un palco per chiedere diritti vada equiparato ad uno che vuole salire su un palco per chiedere che tutti i presenti siano discriminati?