Il partito di Adinolfi va sui social ad accusare di "prostituzione" i politici che vanno sui social

Mario Adinolfi è un personaggio che praticamente esiste solo sui social network. Lo dimostra il fatto che tutte le sue interazioni social non si siano mai tradotte in voti, arrivando sino al caso dei zero voti portati a casa a Ventotene.
E pare dsaperlo bene anche lui, dato che persino in occasione della nascita di sua figlia, il suo primo pensiero fu quello di creare un post sui social con cui promuovere la sua pagina (ovviamente senza manco premurarsi di oscurare il volto della minore come abbiamo fatto noi):

Ciò rende quasi surreale che il suo partito attacchi i politi che fanno propaganda sui social, accusandoli di "prostituzione" A sostenerlo, ovviamente sui social, è stato il loro Mirko De Carli:

L'evidente riferimento è al debutto su TikTok da parte di Silvio Berlusconi, suo alleato prima che Adinolfi ordinasse di denigrarlo nella speranza di fregargli degli elettori.