L'ultima del pastore Carollo: «Non votate i partiti che chiamano diritti civili le perversioni»


Il pastore evangelico Luigi Carollo è tornato ad ostentare la sua omofobia, mettendosi a sbraitare come un indemoniato che lui non vuole che si votino «i partiti che chiamano diritti civili le perversioni».
Dato il personaggio, non è difficile immaginare che lui definisca in tal modo l'omosessualità, lasciando intendere che chi vuole leggi anti-gay dovrebbe votare la sua Carlotta Toschi. Quella stessa Carlotta Toschi che ha cercato visibilità andando da Hoara Borselli a piagnucolare che i gay erano stati cattivi con lei perché non la volevano come loro legale.

Ricorrendo alla sua consueta ferocia, il pastore ha scritto:



Subito è arrivato Mirko De Carli a dire che, in qualità di esponente del partito omofobo di Adinolfi, benediva quel messaggio di istigazione alla discriminazione:



Oltre all'omofobia, l'agenda promossa dal partito promosso da Adinofli prevede la tortura dei malati terminali, la cancellazione dei diritti delle donne, l'affitto dell'utero delle donne ritenute purosangue, il totale appoggio al genicidio di Putin, la diffusione delle pandemie, la tortura dei bambini morti cerebralmente, la cancellazione del divorzio, la cancellazione delle unioni civili, l'indottrinamento omofobo nelle scuole e l'instaurazione di un regime in stile ungherese.
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