David Beckham contestato per aver prestato il suo volto ai mondiali in Qatar


Mentre il Qatar si prepara ai mondiali con vergognosi cartelli che informano i turisti che da loro è vietate essere gay, sono vietati gli incontri, non si può bere e viene punito chi è accusato di blasfemia, montano le polemiche sulla scelta di David Beckham di essere loro testimonial.
«C’è molto lavoro da fare per cancellare l’omofobia nel calcio», disse solamente lo scorso maggio. Ma 177 milioni di euro lo hanno convinto a prestare la propia immagine a chi i gay li mette in carcere o li condanna a morte,. arrivando a dichiarare pubblicamente che lui ritiene che quel girone dantesco sarebbe una «destinazione turistica perfetta».

A protestare è anche Nas Mohamed, conosciuto come il primo uomo del Qatar ad aver fatto pubblicamente coming out. In una lettera indirizzata a Beckham, scrive:

Stai soffocando ogni forma di speranza per la comunità LGBT in Qatar. Ti presenti… prendi i soldi e guardi dall’altra parte. Inoltre, invii un messaggio che non ci sarebbe davvero alcuna possibilità per noi di fuggire dalla nostra attuale persecuzione, vivendo liberamente. Così facendo non solo cancelli il dolore di coloro che soffrono, ma mini anche le loro richieste di asilo quando scappano. Dopotutto, se David Beckham descrive il Qatar come ‘un Paese perfetto’, quanto potrebbe essere davvero brutto?.

In Qatar i gay corrono un rischio maggiore di rifiuto sociale, subiscono delitti d’onore e fantomatiche "terapie di conversione".
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