Il pastore Carollo se la prende con gli inglesi che non hanno invitato Putin ai funerali della regina


A meno che il pastore Luigi Carollo non voglia sostenere che la colpa di uno stupro vada ripartita sulla base di quanto fosse lunga la gonna della vittima, è assai improbabile possa sostenere che le responsabilità di un crimine vadano sempre ripartite in parti eguali tra le parti.
Perché se è abbastanza evidente che gli ucraini non siano dei santi, non pare comunque plausibile il suo sostenere che sarebbe colpa loro se Putin ha mandato dei mercenari e dei militari di leva ad invadere le loro case e a stuprare le loro figlie. E di certo non è per garantire uno sconto sulla bolletta di Carollo che un padre di famiglia ucraino dovrebbe sentirsi nel dovere di agevolare lo sterminio della propria famiglia affinché il pastore modenese possa risparmiare trenta denari.

Eppure il pastore continua a dire che lui non si farebbe problemi a sacrificare la loro vita e la loro libertà pur di anteporre i propri interessi economici. Dice che lui vedrebbe "due litiganti" davanti ad un solo stato che ha invaso un altro, quasi come se lui volesse negare che tale atto porterebbe chiunque a passare dalla parte del torto. E per non farsi mancare nulla, se la prende pure con gli inglesi che non hanno invitato Putin ai funerali della loro sovrana:



Dire che si vorrebbe la pace è facile, ma non pare una "pace quella vera" il suo sostenere che bisognerebbe cedere ai ricatti di chi usa bombe, carri armati e missili per imporre il proprio predominio sulla vita altrui.
Se qualcuno dovesse occupargli la casa, pare un po' difficile credere che lui non fiaterebbe. Eppure è quanto lui sostiene dovrebbero fare gli altri, asserendo che è nel nome delle sue bollette che un padre di famiglia ucraino dovrebbe sentirsi nel dovere di invitare a cena i mercenari che hanno appena finito di stuprare le sue figlie dopo aver ammazzato la loro mamma.

Inoltre pare curioso che a dire che bisognerebbe essere accoglienti verso chi commette crimini e genocidi sia quel pastore che ha trascorso gli ultimi mesi a sostenere che i crimini d'odio fossero "libertà di espressione" e che invita i vescovi a cacciare chiunque osi essere accogliente verso le famiglie gay:



Quindi Putin va invitato ai funerali della regina e chi non è omofobo va cacciato a calci nel sedere?
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