Le nostalgie fasciste di Ignazio La Russa non preoccupano la meloni, che lo vuole presidente del Senato


Ignazio La Russa si è esibito in saluto romani e a casa sua collezione statue di Mussolini, immagini del Ventennio, foto del colonialismo fascista e camicie nere. Giorgia Meloni lo vuole presidente del Senato a ricoprire la seconda carica più importante di una Repubblica che, almeno su carta, dovrebbe essere antifascista.
Ad aggiungere orrore all'orrore, la signora Meloni pretenderà che a proclamarlo sia Liliana Segre, che del fascismo fu vittima.


Chissà se chi li ha votati non possa ora iniziare a provare almeno un po' di vergogna. Anche perché il caso non l'unico a destare stupore. C'è l'indagato Berlusconi che vorrebbe il ministero della giustizia e c'è da trovare un posto di prestigio per la sua Licia Ronzulli, ossia la signora che aveva il compito di smistare le ragazze (anche prostitute) ospiti nei bungalow di villa Certosa e di organizzare i loro voli. Il suo ex datore di lavoro la vorrebbe al Turismo o alla Sanità.
La Camera potrebbe essere affidata a Riccardo Molinari, il quale deve andare a processo con l'accusa di aver modificato illecitamente la lista elettorale della Lega per l’elezione del sindaco di Moncalieri.
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