Adinolfi difende la Juve davanti alle accuse di falso in bilancio e plusvalenze


Pur di mendicare visibilità, Maro Adinolfi è stato disposto a dire ogni più perversa oscenità. Oltre alla sua consolidata promozione dell'omofobia, si è proposto come quello che era pronto a finanziare i militari russi impegnati in stupri minorili, come quello che voleva aiutare i no-vax a contagiare i colleghi sul posto di lavoro, come quello che promette di infliggere torture ai malati terminali e come quello che urla a migliaia di mamme che lui ritiene che le loro figlie siano putt*ne perché iscritte ad OnlyFans.
Oggi elogia Andrea Agnelli, sostenendo che la vittoria di una partita conterebbe più del falsi in bilancio di cui è accusato. Parlando da maschio eterosessuale, sposato con due donne, che si dice cristianamente ispirato" in quanto omofobo che campa sul gioco d'azzardo, scrive:



In realtà Andrea Agnelli ha preso una squadra che era stata mandata in B per illeciti e che probabilmente farà finire in B per nuovi illeciti. Opinabile è che si possa dire che la Juventus andrebbe definita "la squadra più forte di sempre" solo perché è la squadra che lui tifa, come molto opinabile è che sarebbe un "vero tifoso" solo chi la pensa come lui.
Datoc he Adinolfi sostiene di essere un giornalista, dovrebbe sapere che ora sarà la magistratura a dover parlare. E se nei tre gradi di giudizio verrà certificato che hanno utilizzato mezzi finanziari illeciti per trarne vantaggio, il suo parlare di "trasformazione di una squadra inginocchiata" sarà l'ennesima barzelletta.
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