Il Giornale santifica il signor Meloni, promettendo che «sballati» e «fannulloni» verranno «sistemati»


Giorgia Meloni vuole essere chiamata "il signor presidente" esattamente come quel Mussolini che è stato celebrato nell'illegalità e nel disinteresse del suo partito a Predappio. Ma d'altronde lei era troppo occuparsi a trasformare un rave party in un caso nazionale e a dipingere come l'eroina degli sgomberi dato che cerca di presentare come un atto eroico il suo aver mandato degli agenti a cacciare quei ragazzi che hanno lasciato la festa senza peraltro opporre alcuna resistenza.

In tutto questo pare quasi comico il titolo che Il Giornale ha voluto dedicare al rigore del signor Giorgia Meloni:



In quello che appare come un ritorno alla lingua fascista, ecco che gli appartenenti ad gruppo sociale viene definiti "sballati" che andrebbero "sistemati". E per sistemarli basta proporre il carcere per chi organizza le feste, dato che all'elettore populista frega poco se quei ragazzi continueranno ad avere i loro problemi e si drogheranno altrove: l'importante è che lo facciano di nascosto, come un Morrisi che parla di "famiglia tradizionale" mentre fa sex-chem con escort rumeni.
Si passa poi a sostenere che i disoccupato sarebbero "fannulloni" che il loro signor Meloni sistemerà per le feste. Perché se al finto bigotto di destra non piacciono le "feste selvagge", ancor meno piace che si aiutino i poveri al posto di avvantaggiare gli evasori fiscali liberalizzando il contante.
In prima pagina dicono al loro lettore che è fatto obbligo ritenere ingiusto un paragone con Predappio, sostenendo sia una "sorpresa" il fatto che Draghi abbia fatti meglio del previsto e che la loro beniamina potrà godere del lavoro altrui.
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