Fratelli d'Italia lancia una nuova crociata: «Non si dice dispenser, ma dispensatore»


Il governo di Giorgia Meloni pare avere priorità assai curiose. Dopo aver condotto una crociata volta a chiedere che la loro leader fosse definita al maschile in modo da sottolineare la sua adesione al sessismo, Fratelli d’Italia ha ravvisato una nuova urgenza nella loro volontà di cancellare l'utilizzo degli anglicismi nella lingua. Esattamente come fece anche Mussolini.
E dopo la fantomatica "emergenza rave party" che dicono abbia richiesto una norma urgente che vietasse la libertà di manifestazione, ecco arrivare la fantomatica "emergenza dispencer". A lanciarla è stato il vicepresidente della Camera, Fabio Rampelli di FdI che, durante le operazioni di voto per la nomina dell’ufficio della presidenza, si è lasciato inavvertitamente scappare la parola straniera “dispenser”. Poi si è subito corretto, chiarendo che la destra vuole venga chiamato "dispensatore" in quanto loro ritengono sia importante nazionalizzare le parole. E lo ha pure ribadito sui social, affrettandosi a scrivere:



Curioso che a nazionalizzare i termini sia quel partito che si è pure inventato un fantomatico "gender", forse ritenendo che l'uso di un termine indefinito possa creare paura tra quei loro elettori che a spesso manco capiscono l'italiano.
Solamente due mesi fa, fu proprio Fabio Rampelli a guidare una surreale crociata di Fratelli d'Italia contro Peppa Pig, sostenendo che la censura di quel cartone animato dovesse essere una priorità della politica.
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