Mirko De Carli: «OnlyFans e YouPorn vanno chiusi. Io di omosessuali discriminati in Qatar non ne vedo»


Nel partitino di Mario Adinolfi parrebbe sussista un obbligo a dover pensare tutto ciò il loro leader si diverta a dire. E così i suoi proseliti gli sono andati dietro nella sua deriva no-vax e nella sua difesa delle mire espansionistiche di Putin, arrivando oggi a sposare la sua crociata contro OnlyFans.
In particolare, il suo Mirko De Carli è andato su Radio 24 a sostenere che quel sito andrebbe chiuso perché lui riti4ene che quel sito «è prostituzione e come tutta la prostituzione bisogna condannarla. Bisogna chiudere quel sito e non farci andare più i ragazzi sopra».
Peccato che in Italia la prostituzione non sia vietata, ma ad essere vietata è lo sfruttamento della prostituzione. E se De Carli parla di ragazzini, ci dica quale minorenne avrebbe una carta di credito da maggiorenne con qui acquistare materiale per adulti. Perché va bene che a lui piace usare i bambini per propaganda, ma non siamo più nei suoi anni in cui i minorenni riuscivano a procurarsi giornaletti per soli adulti dato che con i pagamenti elettronici è più difficile mentire sulla propria età.

Messo in difficoltà da chi gli ha fatto notare l'ovvio, De Carli ha cercato di giocarsi la carta della pedofilia. E c'è da augurarsi venga denunciato per aver dichiarato he ci sarebbero «minorenni» che caricano video sulla piattaforma. Cosa impossibile, dato che per registrarsi bisogna fornire i propri documenti.
De Carli ha così cercato di giurare che lui saprebbe benissimo che ci sarebbero video di minorenni. Ma se così fosse e se lui non ha sporto denuncia sapendo una cosa simile (che probabilmente si è inventato), dovrebbe essere indagato per favoreggiamento della pedopornografica. In caso contrario si meriterebbe una denuncia per calunnia.



Una volta accettato che si parla di maggiorenni, ha ribadito che lui vuole vietare alle persone di poter disporre come meglio credono del loro corpo e che lui esige si censuri tutto ciò che non piace a lui. Dice che lo avrebbe deciso perché: «per me quello non è un lavoro e la maggiorenne si va a cercare un lavoro e non si prostituisce online. Non si fa pagare per farsi vedere nuda o per infilarsi qualcosa da qualche parte».
Inizia così a dire che lui vorrebbe far chiudere il sito perché da genitore vorrebbe che ai suoi figli venga impedito con la forza fi fare ciò che lui non vuole. Quindi, stando al suo ragionamento, anche il suo partito andrebbe chiuso dato che molti padri proverebbero orrore e disgusto pensando che i propri figli possano diventare loro militanti? E da quando un padre dovrebbe poter imporsi su figli maggiorenni e sulle loro scelte?
Sul proseguo, difende le indagini sulla prostituzione minorile di Berlusconi dicendo che gli avrebbero «rotto i cog*ni» per paragonarlo a OnlyFans. Ed è surreale come De Carli continua a dire che lui vedrebbe reati che non esistono. Passando poi alla diffamazione aggravata, dice che il proprietario di OnlyFans sarebbe «peggio dei papponi della Salaria».

In difesa dell'omofobia del Qatar, De Carli ha iniziato adire che lui teme che si faccia «un mondiale arcobaleno, rompendo le p*lle tutti i giorni dicendo che sono discriminati gli omosessuali. Che non è vero». Peccato che in Qatar l'omosessualità sia reato e porti al carcere. Eppure De Carli si lancia nel dichiarerei: «Io omosessuali ammazzati o discriminati in Qatar con paginate di giornali non ne vedo. Non dovete romperci le balle con la questione omosessuale al mondiale. Fateci vedere il calcio».
A quel punto ha precisato che lui vorrebbe chiudere anche YouPorn e altro ogni sito per adulti esista al mondo, perché «non dovete far girare dei contenuti dove ci sono persone che vendono il loro corpo. Da cristiano dico che farsi una segna non va bene».
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