Pillon vuole Giordano alla Rai mentre rivendica la sua amicizia con Silvana De Mari


L'ex senatore leghista Simone Pillon non nasconde la sua sconfinata ammirazione per la propaganda di Mario Giordano e per le sue campagne contro i vaccini, contro i diritti dei gay, contro la libertà di scelta delle donne e contro gli immigrati. Eppure il leghista appare molto confuso nel suo inveire contro imprecisati «kompagni» della Rai a fronte di una sospensione decisa da un Silvio Berlusconi che è al governo insieme all'estrema destra di Salvini e della Meloni.
E mentre Pillon si propone come l'avvocato che attribuisce ai dipendenti di altre società le decisioni assunte dai suoi compagni di governo, non pare nascondere neppure il suo sogno per una colonizzazione ideologica del servizio pubblico. A suo dire, andrebbe cacciato chiunque non faccia propaganda populista a beneficio della Lega:



Esaltato il tizio che va in televisione ad urlare e a fare sceneggiate, passa a chiarire che lui è amico di quella Silvana De mari che promuoveva fantomatiche "terapie riparative" dell'omosessualità, collezionava condanne per diffamazione aggravata e cercava di istigare i fascisti a non vaccinarsi.
Tirando in ballo i gay, i migranti e i malati terminali che vogliono poter decidere del proprio fine vita, Pillon si mette a inveire contro Soros. Ed anche qui le "prove" che l'avvocato porta a sostegno delle sue teorie paiono molto labili, per non parlare di quanto faccia ridere che ad accusare Soros di averci sottratto soldi sia quel tale che militava un partito che ci ha rubato 49 milioni di euro:



L'intero pistolotto pare finalizzato promuovere il libro anti-gay che Pillon dice di aver scritto. Ed è divertente blateri di "pensiero unico" mentre chiede che la Rai cacci chiunque non risulti conforme al suo pensiero unico.
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