Adinolfi sostiene che l'Italia dovrebbe favorire mafie ed evasori solo per far dispetto all'Europa


Dopo aver "difeso" i delinquenti che commettono reati dettati dall'odio e dopo aver "difeso" gli irresponsabili che pretendevano di poter andare a contagiare i colleghi sul posto di lavoro, Mario Adinolfi ha deciso di proporsi come quello che vuole "difendere" gli evasori fiscali, i faccendieri che pagano mazzette e i clienti delle prostitute dalla tracciabilità del denaro.
Urlando che lui odia l'Europa e che lui disprezza una banca centrale che contesta chi favorisce l'evasione fiscale, dice che sarebbe per far dispetto a Bruxel che la meloni dovrebbe garantire che chi ruba soldi agli altri cittadini sia agevolato nella sua condotta criminale grazie ad una limitazione ai pagamenti elettrodici e un innalzamento dell'uso del contante:



Se pare difficile comprendere che diamine dovrebbe c'entrare la notizia pubblicata, dato che sono i suoi scolleghi integralisti a usare simili ricatti contro le donne, qualcuno potrebbe anche domandarsi se un innalzamento del contante non possa andare a beneficio di chi dice di campare sul gioco d'azzardo come fa lui. Ed è curioso dica che la moneta elettronica sarebbe «un mezzo di controllo» come se quel controllo non fosse a beneficio delle persone oneste che non pagano mazzette e non fanno nero.

E mentre dicono che sia necessario rendere irrintracciabili i pagamenti, è curioso che Adinolfi non contestasse la proposta della Lega che chiedeva di tracciare la navigazione internet dei cittadini italiani e di imporre una registrazione per chi avesse voluto visitare siti per adulti. E se lo stesso Adinolfi sosteneva che per quei siti serva una tracciabilità, nel 2017 arrivò a dire che lui voleva vietare per legge l'accesso a ciò che lui non vuole gli altri possano vedere:



Insomma, lui dice che chi vuole avere contanti con cui pagare prostitute o mazzette abbai il diritto di poterlo afre, ma chi vuole fare qualcosa che a lui non piace va represso nella sua libertà attraverso un controllo della sua vita e dei siti che decide di visitare.
E se mettiamo da parte la sua solita propaganda a favore del governo Meloni, davvero non si capisce cosa dovrebbe c'entrare l'Iran. Perché usare notizie simili a fini di propaganda appare davvero vergognoso, dato che si parla di donne che stanno lottando per la loro libertà e che vengono ammazzate. Usarle come fonte di click per fare sterili polemiche a sostegno di chi truffa, evade o magari deve pagare prestazioni sessuali a minorenni che famiglie "tradizionali" mettono sul mercato è un qualcosa che non si può commentare.
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