Elon Musk lancia una campagne d'odio contro un ex dipendente gay di Twitter

Elon Musk sarà anche straricco, ma appare davvero inqualificabile nel suo atteggiarsi come un bulletto dedito alla calunnia. Nel corso di un'intervista, il multimiliardario si è spinto sino lanciare accuse infondate contro l’ex responsabile della sicurezza di Twitter, Yoel Roth, definendolo un “pericolo per i bambini” e un “difensore di chi perpetra abusi sui minori”.
Ovviamente quelle accuse ha acceso le immancabili campagne d'odio delle destre, subito sfociate nella più insulsa omofobia non appena i trumpiano sono venuti a conoscenza del suo essere gay ed ebreo. E persino giornali di destra si sono affrettati dar man forte alla narrativa diffusa da Musk e a sostenere che Roth sia un “malato” e un “pedofilo” solamente perché lo ha detto quel riccone da cui loro sperano di ricevere soldi.
Tutto sarebbe iniziato da un tweet dell’attivista Eliza Bleu, la quale avrebbe citato un vecchio tweet di Roth del 2010:

Peccato che la domanda posta da Roth, ossia se fosse possibile per uno studente delle scuole superiori dare poter il consenso ad attività sessuali con un insegnante, non fosse retorica. Si trattava di un commento alla vicenda di Matthew Hirschfelder, insegnante in una scuola nello stato di Washington, che era stato accusato di aver intrapreso una relazione con una propria studentessa di 18 anni. E quindi Roth aveva semplicemente voluto chiedere provocatoriamente perché una studentessa maggiorenne venisse ancora considerato minorenne solo perché iscritta alle supoeriori.
Ed è banalizzando l'accusa di Eliza Bleuche Musk avrebbe risposto al tweet sostenendo che Roth sarebbe favorevole ad “esporre precocemente i bambini alla pornografia”. In ttutto all'interno di uno schema inquietante che vede Musk impegnato a incoraggiare campagne diffamatorie contro ogni persona non gli vada a genio solo perché lui ha tanti soldi e nessuno gli dirà nulla.