Jacopo Coghe si vanta di come le sue minacce abbiano portato alcune scuole a rispristinare la discriminazione degli studenti trans


Non sappiamo perché Jacopo Coghe voglia fare del male a centinaia di ragazzini pur di rendere Putin fiero di lui, ma sappiamo che puzzano di truffa ideologica le diffide che dice di aver presentato a 150 scuole da lui accusate di non discriminare gli studenti trans.
Pubblicamente elogiato dall'ex senatore legista Simone Pillon per la sua guerriglia ai diritti e alla dignità dei ragazzini, il fondamentalista si vanta del suo essere ricorso all'arma della minaccia come strumento con cui chiedere che gli studenti trans e le studentesse trans siano private da ogni forma di rispetto in virtù del suo sostenere esisterebbe una fantomatica "ideologia gender". Ovviamente parla solo tra virgolette degli alunni transgender, lasciando intendere che lui non li riconosca e non tolleri non siano resi vittima di discriminazioni a nome suo e della sua organizzazione:



E così, Coghe vuole combattere una battaglia ideologica sulla pelle dei bambini, usando i minorenni come oggetti di cui poter abusare per portare avanti le sue ideologie discriminatorie.
Improvvisatosi come un Azzeccagarbugli che deve cercare un qualche pretesto per minacciare chi non discrimina, il signor Coghe sostiene che la carriera alias sarebbe «un atto viziato da incompetenza in quanto l’amministrazione scolastica non ha alcun potere di modificare il nome anagrafico e l’identità legale di un individuo, e può comportare o incitare alla violazione dell’art. 479 del Codice Penale, che prevede il reato di Falsità ideologica commessa dal pubblico ufficiale in atti pubblici».
Si vanta anche che alcune scuole abbiano annullato i diritti dei propri studenti perché impauriti dalle azioni legali che lui minaccia: «A pochi giorni dall’invio delle prime diffide -dice Coghe- abbiamo già ricevuto risposte positive da parte di scuole che hanno immediatamente annullato la Carriera Alias o fissato Consigli d'Istituto per provvedere quanto prima. È sempre più urgente un intervento risolutore del Ministero dell'Istruzione per mettere fine una volta per tutte al proliferare incontrollato di questo ideologico abuso giuridico».
Insomma, è appellandosi a dei cavilli e alle sue reinterpretazioni ideologiche della legge che Coghe si dice fiero di come alcuni studenti si ritroveranno a vedersi discriminati nelle classi per volontà di un'organizzazione nata in sento ai neofascisti finiti in carcere per aver guidato l'assalto no-vax ai sindacati.

Nei giorni scorsi Jacopo Coghe era stato chiamato da ByoBlu a rivolgersi al loro pubblico (perlopiù composto da negazionisti e no-vax) per sostenere esisterebbe una fantomatica «dittatura del pensiero unico arcobaleno». Poi, però, invoca leggi che impongano la dittatura di Orban starnazzando che a lui non sta bene che alle sue vittime sia concesso di poter vivere in santa pace la propria vita.
E sarebbe anche interessante capire chi gli abbia pagato quelle diffide, dato che sarebbe gradito avere notizie su chi siano i finanziatori di un'organizzazione che da anni si batte contro i diritti dei gay e delle donne in comunione di intenti con le lobby evangeliche statunitensi e con i patriarchi di Mosca.
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