Le estenuanti mistificazioni del pastore Luigi Carollo


Il pastore evangelico Luigi Carollo è tornato ad offrire la sua falsa testimonianza a fini diffamatori. In quella sua triste abitudine che lo vede sistematicamente impegnato ad aizzare i suoi contro chiunque osi esprimere un diritto di critica verso la sua campagna di promozione della discriminazione, scrive:



Fermo restando che sarà nostra cura appurare con i nostri avvocati se il suo dichiarare pubblicamente e in modo altamente lesivo della nostra dignità che noi vivremmo nella menzogna e nell'odio possa configurare un reato di diffamazione aggravata, la sua negazione della verità pare andare oltre la decenza.
Infatti il problema non è tanto il fatto che lui si senta offeso da un messaggio che gli è stato recapitato privatamente. Il problema è che lui non se la prende con l'autore di quel messaggio, ma invita i suoi proseliti a prendersela con «quelli che vogliono i diritti». Il suo negare il principio per cui la responsabilità penale sia sempre del singolo e il suo sostenere che la sua vendetta dovrebbe colpire interi gruppi sociali ciò che ci porta a dire che lui abbia strumentalizzato un fatto situazione per incitare odio.

E dato che da mesi lo vediamo insultare le famiglie arcobaleno e milioni di persone gay mentre dispensa cuoricini ed apprezzamenti a chi ci insulta, abbiamo anche osservato che il suo vittimismo ci pareva un po' fuori luogo dato che un pastore dovrebbe sapere che era Gesù ad invitare a non fare agli altri ciò che lui non vuole sia fatto a sé stesso. Ma anche questo non significa minimamente che giustifichiamo il gesto del signor Alessandro, ma solamente che condanniamo la sua istigazione alla discriminazione e la sua passione per lo squadrismo.
Inoltre non abbiamo ben capito dove lui vedrebbe «minacce» in un messaggio che contiene solo insinuazioni sui gusti sessuali di sua madre, ma in fondo non avevamo mai trovato quali fossero le presunte «minacce di morte» che disse di aver ricevuto quando si fece promuovere dall'organizzazione forzanovista Provita Onlus al fine di ottenere un'ospitata televisiva su Rete 4. Magari spera che anche questo singolo messaggio potrà offrirgli visibilità mediatica se strumentalizzato ad arte, ma resta l'evidenza che il suo incolpare degli innocenti per i gesti di un terzo è un atto inaccettabile che ricorda l'ideologia di certi regimi del secolo scorso.

Un'ultima nota. Non eravamo certo noi a sostenere che l'odio fosse "libertà di espressione" come lui giurava su dio mentre cercava di aiutare Pillon a dispensare da possibili aggravanti quanti si fossero macchiato di reati dettati dall'omofobia o dalla misoginia. Ed è questo che ci pone su piani diversi, perché noi abbiamo il diritto di lamentarci dell'odio in virtù del nostro esserci sempre battuti contro qualunque forma di odio. Lui un po' meno, dato che è comodo dire che l'odio subito dalle sue vittime sarebbe una sua "libertà" e quello che che viene rivolto contro di lui sarebbe da intenderci come un crimine.
Ed infatti è già nei commenti che il signor Carollo, forte del suo italiano stentato, si diverte a insultarci come un farebbe un bulletto di quarta elementare:



Sarebbe come se noi lo contestassimo per il suo usare la locuzione «preso a parole» ad indicare le offese mentre dice che lo accuseremmo di «invitare all'odio» quasi non avesse capito il significato del termine «incitare». Ma noi contestiamo le sue idee, trovandole aberranti. Il bullismo lo lasciamo a lui e a quella gente che ha il coraggio di ritenere che la sua pagina non sia un'offesa a Dio.


Update 23/12: Insistendo nella sua abitudine ad aizzarci contro i suoi proseliti, è irridendo la religione cristiana che il pastore scrive:



E ben presto arrivano arrivano i suoi, i quali si lanciano nelle solite affermazioni offensive che il loro pastore li invita a scrivere elargendo apprezzamenti a chi ci diffama nel suo nome:



Indovinate di chi è .a faccina tutta sorridente? Ovviamente del pastore:



Fa sorridere che il pastore dica che tutti i gay del mondo andrebbero privati dai loro diritti perché lui si sente offeso da u n singolo, ma poi inciti i suoi proseliti a diffamare gli altri inventandosi folli e indecenti accuse di fare uso di sostanze stupefacenti. Se avesse letto i vangeli, forse saprebbe che Gesù invitava a non fare agli altri ciò che non si vuole venga fatto a sé stessi...
Commenti