Pillon firma un nuovo attacco contro le persone lgbt, sostenendo che chi è gay sarebbe lontano da Dio

Forse intenzionato ad apparire come il più feroce feroce e malvagio omofobo che ha sprecato la sua vita ad incitare odio e discriminazione contro il prossimo, l'ex senatore Pillon si è messo ad urlare che Dio odierebbe i gay perché lui ritiene che l'omosessualità sarebbe innaturale.
Dice che l'avrebbe deciso perché la bandiera Rainbow non contiene tutti i colori dell'arcobaleno, anche se è ovvio che non li contenga dato che il creatore scelse alcuni colori per il loro significato simbolico e non per ricostruire un arcobaleno.
E se pare non esserci blasfemia maggiore del suo sostenere che Dio odierebbe qualcuno ed amerebbe solamente gli attempati chi rincorrono delle ragazzine semi-maggiorenni tra un sequestro di migranti e una legge che agevoli l'evasione fiscale, il leghista dichiara:

Magari Pillon vuole solo macchiarsi del peccato capitale di superbia, così da accrescere la già lunghissima lista di tutte le sue colpe. Ma sarebbe interessante capire su quali basi pretenda di poter decidere lui dove dovrebbe stare Dio. Perché sostenere che Dio dovrebbe pensare quello che dice lui, significa cercare di sostituirsi a Dio in quello che potrebbe essere un peccato ancor più grave dei precedenti.
Il solo fatto che il leghista abbia la pretesa di parlare a nome di Dio è una chiara forma di blasfemia, aggravata da come la sua ideologia lo porti a giurare che Dio non avrebbe senso se non lo si può usare come strumento di incitamento alla discriminazione. ma come dice lui, dove c'è una ideologia omofoba non può esserci Dio, il quale preferirà sicuramente chi si ama a e sucita la sua irrefrenabile rabbia.