Fratelli d'Italia cita il giornale di Fratelli d'Italia che incensa la leader di Fratelli d'Italia


Il partito di Giorgia Meloni pare ancora in campagna elettorale. Al posto di pensare ai bisogni del Paese, sono ancora fermi lì a raccontare che loro si credono belli e bravi anche se i fatti tardano ad arrivare.
Certo è che appare quasi comico vedere l'account di Fratelli d'Italia che cita il giornale di Fratelli d'Italia che incensa la leader di Fratelli d'Italia:



Appurato come loro preferiscano una leader "forte" ad una leader intelligente in un continuo ricorso alle parole chiave della propaganda fascista, appare davvero stucchevole la loro continua auto-esaltazione. E forse la Meloni deve considerare davvero poco i suoi elettori se spera di poter campare di slogan mentre aumenta le accise e favorisce gli evasori fiscali.
Sarebbe inoltre curioso scoprire in che modo ritengano che la Meloni possa dare "lustro e dignità" ad un Paese che rischia di perdere ogni lustro e dignità proprio a causa di un governo che spera di campare unicamente sulla retorica anti-migranti.

E non va meglio quando la meloni parla ai suoi elettori come se parlasse a bambini dell'asilo, usando un quadernetto su cui ha fatto scrivere il uso nome per sostenere che sarebbe colpa degli altri se lei ha aumentato le accise sui carburanti:



Ovviamente, tra i mille giri di parole, la sua tesi è che lei non terrà fede a quanto ha promesso nel suo programma elettorale.

Si prosegue con Fratelli d'Italia che si vanta di come i hiornslisti di Fratelli d'Italia apprezzino la leader di Fratelli d'Italia. Senza spiegare chi mai avrebbe conferito a Senaldi la quifica per rilasciare certificati di credibilità, scrivono:



Peccato, inoltre, che quel presunto progetto non venga attuato dato che la Meloni giura che lei non avrebbe mai promesso l'abolizione delle accise anche se lo ha scritto nel suo programma.
Leggendo dal suo quadernetto, la signora Meloni ha dichiarato: «Io non ho promesso in questa campagna elettorale che avrei tagliato le accise sulla benzina perché sapevo qual era la situazione». Eppure nel suo programma scriveva:



Ma tanto che gluene frega a lei. Deputati e senatori hanno un rimborso sul carburante di 1.100 euro al mese.
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