Il partito di Adinolfi parla di «percorso spirituale di Mussolini» e di sovrapposizioni tra fascismo e cristianesimo


Mirko De Carli dice che lui preferisce praticare sesso vaginale, in conformità alle regole sessuali dettate dal suo partito, piuttosto che "fare la guerra". Ed è sulla base di quella sciocchezza che si lamenta che alle famiglie ucraine venga dato supporto per difendersi dall'invasione armata della sua amata Mosca:



Peccato che nessun ucraino volesse "fare la guerra", dato che è Putin ad averli attaccati. Ed è sempre Putin che sta scarcerando i prigionieri e gli stupratori che accettano di farsi imbottire di anfetamine prima di essere mandati a stuprare bambine di quattro anni.
Quindi appare assai opinabile che De Carli vada dietro ad Adinolgi nel sostenere che qualcuno starebbe armando Kiev mentre si mostra molto attento a tacere sugli armamenti di cui dispone il regine invasare che bombarda le case di ucraini che lui vorrebbe siano ridotti a difendersi con sassi e forconi.

A dire che sarebbe malvagio chi aiuta gli oppressi a difendersi dagli invasori armati e un tale che dice che per predicare il Vangelo servirebbe "moschetto" in difesa del fascismo:



Il libro promosso da De Carli e dall'avvocatessa Carlotta Toschi ha infatti questa presentazione:

Per oltre vent’anni fascismo e Chiesa cattolica convissero e interagirono, a volte con il tentativo di servirsi l’uno dell’altro, altre volte scontrandosi. Ma, più spesso, condivisero idee, valori, progetti e battaglie. Quest’opera vuole essere un contributo di chiarezza, evidenziando gli aspetti su cui fascismo e cattolicesimo si confrontarono.
Oltre ai processi storici che partono dalla Questione Romana e si concludono con la fine della Seconda Guerra Mondiale, si analizzano i principali elementi dottrinari su cui le due entità possono essere accostate: la critica al sistema liberalcapitalista e al marxismo, attraverso l’alternativa del corporativismo, la lotta alla Massoneria, il sostegno cattolico all’impresa di Etiopia e alla partecipazione alla Guerra di Spagna, autentica crociata del XX secolo.
Le critiche rivolte da Pio XI al regime nell’enciclica Non abbiamo bisogno, il concetto di religione secondo la dottrina fascista, sono alcuni dei punti che vengono esaminati, per concludere con il percorso spirituale di Benito Mussolini. Il frutto più importante del confronto tra fascismo e Chiesa, destinato a sopravvivere sino ad oggi, fu la Conciliazione, che pose fine a decenni di lacerante Questione Romana.

Lascia esterrefatti che qualcuno parli di «percorso spirituale di Benito Mussolini» nel tentativo di dare valore religioso ai crimini fascisti di un criminale. E chissà non sia in onore al «percorso spirituale di Benito Mussolini» che il partito di Adinolfi simpatizza per i neonazisti russi e le loro mire espansionistiche.

Ma dato che anche il benaltrismo pare piacere un sacco alla propaganda di estrema destra, De Carli tanta di sostenere che non dovremmo difendere la vita degli ucraini perché la benzina costa tanto e la Meloni non ha voluto rinnovare gli sconti sulle accise introdotte da draghi:



Se pare difficile trovare un nesso tra le due cose, l'impressione è che De Carli che vogli a invitare il suo elettorato ad aiutare i russi nel loro massacro di bambine ucraine in cambio di uno sconto sulla benzina.


Lamentandosi che i benzinai sciopereranno contro i rincari della Meloni, De Carli ha iniziato a dire che «il mitico tour delle famiglie italiane per le pompe di benzina lo si fa sotto la neve, quindi continua questo tour e questo sciopero non serve a nulla. Perché il governo ha detto che i soldi che dovevamo usare per rifinanziare la riduzione della benzina li abbiamo spesi da un'altra parte e quindi alle famiglie italiane gli rimane solo il gesto dell'ombrello».
Ma dato che poi gli sarebbe toccato ammettere che la destra se ne frega delle famigli, si è inventato pure che «è stato firmato un patto che la finanziaria era scritta e firmata dal precedente governo». Peccato che la meloni giuri che tutto sia merito suo e che di quel fantomatico «patto» pare esserne a conoscenza solo De Carli.
Commenti