Il Veneto bocciata la mozione a sostegno del Pride tra insulti ai cittadini gay


La giunta leghista di Regione Veneto ha bocciato una mozione a sostegno del Veneto Pride dopo una delirante seduta in cui un consigliere di Fratelli d’Italia ha asserito che a prendervi parte sarebbero stati omosessuali travestiti da cani.
«Abbiamo assistito a uno spettacolo vergognoso e pieno di violenza verbale, che stride con le comparsate televisive del Presidente Zaia quando invoca aperture della Lega sui diritti civili», ha commentato Erika Baldin in qualità di capogruppo del M5S in Consiglio regionale.
La Regione Veneto ha inoltre respinto la proposta di Cristina Guarda (Europa Verde) di aderire alla Rete Ready per il contrasto all'odio omofobico e di illuminare con i colori dell’arcobaleno la facciata di Palazzo Balbi nel mese di giugno.
Stefano Valdegamberi ha sostenuto che quella mozione sarebbe stata “discriminatoria” verso gli eterosessuali perché lui crede che “basta la Costituzione a garantire i diritti di tutti i cittadini, di qualsiasi orientamento”.
Joe Formaggio, consigliere regionale del Veneto di Fratelli d’Italia, ha infine precisato di avere “nulla contro i gay, omosessuali, LGBT eccetera” prima di aggiungere: "Non dobbiamo portarli al circo, Natale è passato e siamo già in clima di carnevale qui a Venezia. Siamo un po’ ridicoli, fare una richiesta del genere. Voto a favore se fate un emendamento a questa mozione dove quella giornata lì tutti noi della giunta Zaia vestiamo da drag queen e saliamo sopra il carro. Un po’ di serietà, prima di presentare certe oscentià pensateci qualche volta in più".
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