L'incessante propaganda auroreferenziale dei populisti


Appare davvero insopportabile il bombardamento propagandistico con cui il governo Meloni pare averci riportato nel Ventennio. Infatti non passa giornata senza che il suo partito non tenti di sostenere che lei sarebbe amatissima da italiani che si direbbero felici di pagare più accise, dato che a scriverlo quotidianamente è il quotidiano degli Angelucci che in passato la nominò "uomo dell'anno" al pari del loro amato Benito Mussolini.

E mentre il suo governo non sta praticamente facendo nulla, salvo regalare soldi alle ricche squadre di calcio prelevandoli dai poveri in difficoltà, sui social raccontano una favoletta in cui la Meloni viene elogiata cin toni che ricordano l'esaltazione del duce in epoca fascista:



Il bello è che tra i commenti teovoamo solo critiche, mostrando come il suo aito-proclamarsi bella e amata paiauna macchinazione meramente propagandistica.

E dato che Salvini mon vuole essere da meno, promette che lui sperpererà miliono in un ponte che dovrà unire due regioni che non hanno strade e infrastrutture. D'altronde è facile fare promesse quando la propaganda viene pagata con i soldi degli altri:



Eppure la politica estera dei due partiti non pare piacere neppure ai loro uomini, dato che Nicola Porro continua ad agitarsi e ad urlare dicendo che è inaccettabile che l'Italia aiuti gli ucraini a non farsi uccidere dwl suo amato Putin:



Quindi per loro è doveroso che Salvini e Meloni cerchino selfie autopromozionali in ogni luogo, ma raccontare la storia di un popolo sotto assedio rovina l'immagine dell'ex "eroe" dei populisti e non piace a chi rifa per gli stupratori di minorenni.
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