Meloni continua a cercare rabbia sociale, annunciando nuove azioni propagandistiche contro gli oppositori
L'impressione è che Giorgia Meloni voglia trascorrere la sua intera legislatura ad incitare rabbia sociale, così da riuscire a distrarre il popolo mentre lei si occupa di vietare le intercettazioni telefoniche che non piacciono si gruppi neofascisti o di abolire le accise solo a chi possiede un jet privato.
E se cinque anni di continue tensioni speciali equivalgono ad un preciso progetto per la distruzione dell'Italia, la nera signora annuncia una improbabile "commissione d'inchiesta" che dovrà dire che avevano ragione i fascisti a boicottare l'operato dell'esecutivo.
Ovviamente trascura il non trascurabile particolare sul fatto che due dei suoi due alleati erano parte del governo che lei attacca, così come non annunci alcuna indagine su Fontana e Gallera, sull'ospedale di Alzano Lombardo chiuso e poi riaperto o sulla trasferta dell'Atalanta e Gasperini col Covid. se siete seri. Quello non sarebbe utile ai loro fini propagandistici e dunque sarà taciuto. Si cercherà invece di sostenere che avremmo dovuto dare ascolto a Silvana De Mari dato che lei si sarebbe fidata ciecamente di una donna che dice che l'omosessualità dovrebbe essere "curata".
Ma non lo siete
Ed è annunciando la tesi che dovrà essere spacciata come frutto di una fantomatica "indagine" che il partito della Meloni spiega propagandisticamente che:
Non è difficile capire che una "inchiesta" non può partire dalla tesi che loro vorrebbero fosse sostenuta, spiegando che quella sarà probabilmente una carnevalata che servirà solo ad aizzare i no-vax a violenze ancora maggiori di quella che lei ha fomentato mentre i camion militari portavano via montagne di cadaveri.