Nicola Porro insiste nel fomentare i no-vax contro la scienza


Nicola Porro è uno di quei personaggi che fattura sull'odio, confezionando quotidiani articoli che hanno l'unico scopo di creare odio e ensione sociale. Urlando che lui scoraggia sul contrasto alla pandemia in quanto fiero no-vax che rutta sui morti e piscia sulle loro famiglie, è citando a casaccio il lockdown che scrive:



Cosa diamine dovrebbe essere il fantomatico "metodo lockdown" lo sa solo lui, anche se è probabile presumere che dica cose a caso solo perché i negazionisti sono persone già arrabbiate che lui non farà fatica a spronare a nuovo odio. Ed infatti è davanti a loro che cerca di screditare gli scienziati scrivendo:

Oggi la Viola, in una sua intera paginata sulla La Stampa, ci spiega che “un aperitivo accorcia la vita”: avete capito bene, secondo la virologa, anche un singolo bicchiere di birra o di vino è cancerogeno.

E dopo aver spiegato che sarebbe opinabile ritenere che l'alcool farebbe male ma bisognerebbe credere a quel fantomatico "gender" che è stato teorizzato dai gruppi neofascisti, arriva a farci capire reale scopo dell'articolo:

Questi dittatori della scienza, infatti, sono gli stessi che, fino a poco più di un anno fa, ci spiegavano che il lockdown fosse indispensabile e che con i vaccini non ci saremmo contagiati. Uno scienziato vero coltiva il dubbio, ricerca i possibili errori nelle proprie tesi e riesce a scindere le opinioni personali da quelle dell'intera comunità scientifica. Perché sì cara Viola, le tue sono proprio opinioni personali. Più che legittime, ma gran parte degli scienziati non la pensa come te.

Peccato che Porro si sia inventato che la virologa volesse "vietargli" di ubriacarsi e il fatto che lui parli di "dittatori della scienza" lascia chiaramente intendere come il suo scopo sia fomentare i negazionisti che si "informano" sui gruppi neonazisti di Vk contro la comunità scientifica.

Usando poi un linguaggio da decelebrati in cui Porro dà del "cagasotto" a chi non ha cercato di ginire in terapia mentre invita a "spernacchiare" la scienza, è negando che un comitato tecnico scientifico si basava sull'opinione di più esperti che conclude:

Fa strano pensare che questi erano gli informatori scientifici durante il Covid. Durante la pandemia la Viola era considerata una specie di oracolo e, se la cosa non fosse seria, di fronte al pezzo di oggi dovremmo fare una gigantesca pernacchia.
Io vorrei che quelli che si sono cagati sotto durante i lockdown e che credevano ai virologi riflettessero sul fatto che una virologa di cui ci siamo tanto fidati ha detto che un bicchiere di vino è cangerogeno. Il che, per carità, potrà anche essere vero in minima parte, ma non si può spacciare la propria opinione per il pensiero di tutta la comunità scientifica.

Peccato che a dirlosia un tale che propaganda truffe ideologiche rigettate dall'intera comunità scientifica quando cerca di istigare odio contro i gay o cerca di negare i cambiamenti climatici.
E dato che è un dato oggettivo che la Viola non abbia vietato proprio un bel nulla e che Nicola Porro distorga la realta al fine di diffamare delle persone, l'ordine dei giornalisti non ha nulla da dire?
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