Adinolfi aizza i suoi contro il Pd «mafioso e teppista» che si oppone al suo dominio sul corpo delle donne


L'ultra-fondamentalista Mario Adinolfi teorizza che la violenza sarebbe "libertà di opinione" quando lui chiede impunità per chi commette reati d'odio contro dei ragazzini gay, quando lui invita i no-vax ad ammazzare gli altri o quando lui dice che sia cristianamente accettabile aiutare dei pedofili russi a stuprare bambine ucraine di quattro anni se ciò gli procura uno sconto sul prezzo della benzina.
In conformità a suo sostenere che il Qatar andrebbe preso d'esempio per la loro repressione di donne e delle minoranze, da giorni si proclama vittima di un accettabile diritto di critica che lui reputa inaccettabile davanti alla sua pretesa di imporsi nelle vite degli altri attraverso norme liberticide che li costringano a fare ciò che dice lui.

Incredibilmente, qualcuno ha pure dato ascolto al suo piagnisteo, con un sindaco anti-gay e imprecisati sacerdoti che avrebbero benedetto la sua crociata contro i diritti delle donne:



Lo scopo di Adinolfi è quello di incitare i suoi proseliti a dichiarazioni che parrebbero avere rilevanza penale come quella espressa dal tizio che accusa gli avversari di Giorgia Meloni di essere «mafiosi, terroristi e teppisti». Parole di rara violenza, ovviamente incitate da quel Mario Adinolfi che ha fatto della violenza e della provocazione la sua fonte di reddito. Il fatto che Adinofli rilanci quelle frasi da denuncia penale appare gravissimo. Ipocrita, invece, è come a fare vittimismo sia quel tale che invitava ad "impugnare i fucili" contro le unioni civili. Evidentemente lui ritiene cbe dia lecito invitare i violenti a usare ficili contro i firitti altrui, ma poi dice sua intollerabile che walcuno odi brandire cartelli contro il suo chiedere che le donne siano private dai loro diritti.

Se poi è facile dire che lui si sentiva uno contro 400, dovrebbe anche spiegare che lui era lì a chiedere che quei 400 fossero costretti a fare ciò che dice lui. Ed è indicativo dica che lui è "contro" di loro e contro le loro libertà.
Nonostante Adinolfi chieda leggi che impongano le sue idee, rilancia pure messaggi come questi:



E se le idee non si impongono, perché lui le vuole imporre? E perché non va in Russia o in Quatar se la repressione gli piace così tanto?
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