Adinolfi diffama il pm che ha osato indagare sulla sua Juve


La speranza è che Mario Adinolfi possa essere querelato, processato e condannato per diffamazione aggravata. Infatti pare inaccettabile insinui che il pm Ciro Santoriello abbia fatto indagare la sua Juve per motivi personali, ovviamente tacendo su come altri giudici abbiano poi convalidato le accuse. E dato che lui giarda ad un elettorato neofascista incline all'illegalità, se ne esce pure con improbabili paragoni con imprecisate "toghe rosse" che accusa di aver indagato su chi si intascava mazzette ai tempi di Tangentopoli:



Insomma, Adinolfi è tornato a farsi promotore dell'illegalità, sostenendo che mazzette e plusvalenze siano un diritto di chi vuole pisciare sulla legalità al pari di come lui defeca sulla scienza e sui vaccini.
Non va meglio von l'ordine dei giornalisti del Lazio, disposto ad accettare fra i propri tesserati un "giornalista" che finge di non sapere come funziona la giustizia: il pm trova le prove, poi c'è un altro che stabilisce se sono sufficienti per andare a processo e infine il Giudice decide. Nel sistema penale italiano si è colpevole in tutti i gradi di giudizio solo se si è giudicati da almeno 9 giudici, ma lui giura che le ipotetiche simpatie calcistiche di un Pm rendano ingiusta la condanna di chi ha compiuto comprovati illeciti.
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