Adinolfi voleva fucili contro i gay, ma ora fa la vittima inventandosi false minacce


Mario Adinolfi appare davvero inqualificabile nel continuare a inventarsi false minacce. Un film già visto, dato che in passato si vantò pubblicamente di aver spaventato sua figlia facendole credere che qualcuno volesse ucciderlo. Ma se ieri diceva che chi vuole esercitare i propri diritti dovrebbe «sparargli» perché lui non smetterà mai di cercare di far soldi mettendo cercando di eliminare ogni libertà altrui, oggi si inventa che qualcuno lo starebbe minacciando perché c'è chi protesterà per il suo violento comizio che lo vedrà teorizzare che la donna vada costretta con la forza a fare quello che dice lui:



Ma se Adinolfi deve inventarsi false minacce come quel Maurizio Belpietro che si spediva a solo dei proiettili auto-intimidatori, chissà come dovremmo interpretare i messaggi in cui invitava a «prendere i fucili» contro la Legge Cirinnà:



Il suo giocare a fare il provocatore che poi grida all'aggressione pare davvero squallido. Ed è ancora più squallido il tentativo di cercare visibilità attraverso la diffamazione degli avversari politici:



Evidentemente lui preferisce un Salvini che frequentava il centro sociale Leoncavallo al posto di studiare o una Giorgia Meloni che ha fatto l'alberghiero.
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