Anche Belpietro pare schiumare davanti all'elezione della Schlein


Le reazioni scomposte ed univoche della destra populista fanno sospettare che il Pd abbia finalmente fatto la cosa giusta, privandosi di personaggi non coerenti con un progetto di sinistra (Fioroni in testa) e cercando consenso tra chi guarda ai diritti e al lavoro anziché sbavare contro i migranti.
Ad augurare ogni male di democratici è anche Maurizio Belpietro. Ma il fatto che un esponente della peggior destra populista paia rosicare e arrivi persino a definire "slavina" le dimissioni di Fioroni pare sottolineare il nervosismo di chi avrebbe probabilmente preferito che il Pd fosse guidato da un renziano che risultasse molto più manovrabile in cambio di poltrone:



Curioso è come Belpietro dica che a lui non sta bene il voto espresso dal popolo. Ma se la sua Meloni non introdurrà norme che limitino il diritto di voto ai soli iscritti al suo partito, pare evidente che alle urne ci andranno quei cittadini che hanno chiesto un rinnovamento molto chiaro.
Se a lui non sta bene, significa che potrà continuare a scrivere che i migranti fanno schifo, che i gay fanno schifo, che le femministe fanno schifo, che i vaccini fanno schifo, che i diritti umani fanno schifo e tutta quell'accozzaglia di argomenti che gli permettono di fatturare sull'odio e sull'astio. Ma lasci che gli italiani possano esprimere le loro idee e che a gestire i partiti degli altri siano le persone scelte dall'elettorato, non dal potente di turno.
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