Caso Giordano. Anche Pillon esprime la sua "solidarietà" all'aggressore


I giornali di destra amano usare termini come "asfalta" e "umilia" in quel loro ossessivo tentativo di ricondurre ogni tema ad uno scontro tra le parti, cercando di riportare in auge quel "noi contro loro" che fu alla base dell'intera propaganda nazifascista.
Ricorrendo al loro consueto stile squadrista, amano anche ripetere a pappagallo tutto ciò che la propaganda di partito gli impone di dire, motivo per cui le destre hanno deciso che Mario Giordano sarebbe vittima di chi si è arrabbiato perché lui pagava una giornalista per sfruttare l'odio omofobico al fine di screditare chi critica i viceministri che si vestono da nazista.

Ovviamente anche Pillon ha voluto partecipare a quella spedizione punitiva, esprimendo la sua più totale "solidarietà" leghista all'aggressore. Omettendo tutta la parte che riguarda le colpe di Giordano, finge di credere alla sensibilità di chi si sente toccato dalle critiche alla sua voce. Peccato che Giordano non apparisse così sensibile quando paragonava le donne di colore a delle scimmie o quando confezionava servizi in difesa di chi commette reati dettati dall'odio.
E così, il leghista che diceva che i reati d'odio fossero una presunta "libertà di espressione" della destra, oggi urla che l'odio andrebbe bene solo quando colpisce chi dicono loro, ossia quei bambini che subiscono le molestie quotidiane delle lobby omofobe:



Dato che Pillon ama offendere, insulta il fisico e la voce di Fedez, quasi volesse mostrare che ai populisti è permesso praticare body-shaming in quanto loro non hanno vergogna ad ostentare il loro disprezzo per i diritti umani e per il rispetto. Ed infatti Pillon non espresse alcuna solidarietà alla Boldrini quando Salvini la irrideva rappresentandola come una bambola gonfiabile esibita sui palchi dei suoi comizi, così come non espresse solidarietà quando Giordano condiva i suoi articoli con immagini in cui la ministra Cécile Kyenge veniva disegnata in mezzo a delle banane.
Quindi ci spiace per Pillon e per Giordano, ma noi non prendiamo lezioni da chi istiga discriminazione e poi fa la vittima se qualcuno si arrabbia per i loro dossieraggi e per le loro molestie.
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