Pillon promette un Saremo leghista fondato sull'omofobia e sul suo amore per Mosca


L'ex senatore leghista Simone Pillon appare alquanto surreale nel sostenere che le doverose critiche di Fedez al suo venerato Mario Giordano fossero da intendersi come offese, ma poi lui parla al maschile di Vladimir Luxuria al solo fine di offenderla e di istigare i poveri di spirito alla discriminazione.
Ed è altresì grave voglia appellarsi a quel "noi contro loro" che fu alla base dell'intera propaganda nazifascista, urlando a casaccio tutta la peggior propaganda dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus:



Le accuse di "blasfemia" parrebbero quelle che Provita Onlus rivolse verso Fiorello o Achille Lauro; il fantomatico "Gender" parrebbe riguardare le infondate denunce che Provita Onlus ha sporto contro Fedez e Rosa Chemecal sostenendo che un bacio da due uomini dovesse costituire reato; i fantomatici "messaggi di guerra" parrebbero far riferimento alla lettera del presidente di un popolo che è stato invaso da quel Putin che inviava fiumi di rubli alle organizzazioni anti-gay di mezzo mondo, mentre la "schifezze varie" parrebbero un generico riferimento a tutto ciò che osa contraddire il suo pensiero unico.
Così come era prassi sotto al nazismo, Pillon promette che il governo Meloni imporrà la sua propaganda e dirà quello che loro vogliono che la gente pensi.
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