Don Marco Begato: «Il movimento lgbt+ include la pedofilia. Elly Schlein è promiscua e deplorevole»


È il solito Fabio Tuiach a sostenere che lui ed altri camerati si sono sentiti legittimati nel loro odio omofobico da un video di don Marco Begato che è stato pubblicato dall'Osservatorio Cardinal Van Thuân sulla Dottrina sociale. E davanti ad un video intitolato "LGBTQ, l'alfabeto anticattolico", siamo andati a vedere cosa ecciti così tanto chi inneggia a Hitler ed elogia chi uccide i gay.

Nel suo editoriale, don Begato inizia adire che esisterebbe una differenza tra la persona «omosessuale» e la persona «lgbtq+», arrivando a citare quella solita «cancel culture» di cui parla sempre la propaganda populista (anche se lui sostiene che quel termine vada tradotto in «guerra culturale»). Ed è in riferimento alla persone lgbt che lui dice di aver stabilito che «i cattolici sono chiamati a rendersi conto che esiste ormai un fronte che è totalmente alieno al proprio, col quale non si può più parlare di accoglienza, perché qui non si sta più parlando di omosessuali o di cose simili, ma si sta parlando di principi che plasmano un tempo».
A sostegno della sua tesi, cita un teologo russo che invita a ritenere che l'amore andrebbe codificato e limitato, perché troppo amore minerebbe «il senso religioso dell'esistenza». Poi, citando l'immancabile san Paolo, inizia a dire che la sessualità sarebbe alla base della conoscenza di Dio, perché più che le opere varrebbe ciò che si fa nel proprio letto.

Si passa poi a citare il solito lockdown che non piace a una certa destra, arrivando all'immancabile rivendicazione partitica a sostegno della destra populista:

Quando sentiamo vincere le primarie del Pd la signora Elly Schlein che, ancora nel 2020, aveva rilasciato queste pubbliche dichiarazioni: "Ho amato molti uomini e ho amato molte donne". Questo in una prospettiva di morale classica è una forma di promiscuità del tutto deplorevole che non avremmo mai atteso da parte di una figura di pubblica rappresentanza civica.

Ed infatti loro hanno Berlusconi e le sue olgettine o la Meloni che fa figli al di fuori dal matrimonio dopo aver giurato che Berlusconi potesse pensare che Ruby Rubacuori fosse la nipote di Mubarak. C'è poi Salvini che ha fatto figli con molte donne diverse, mettendosi ora a rincorrere le ragazzine. O Adinolfi, che ha due moglie fa soldi col poker. Ma la loro "morale" è solo contro ha avuto più si un singolo ex.
E così il prete inizia a dire che sarebbe la Chiesa ad aver costruito l'Europa e che il sedicente "cattolico" debba battersi perché i candidati delle sinistre non possano avere una sessualità mentre a destra fanno collezione di mogli e di fidanzate, magari con orge a base di escort rumeni come nel caso di un certo leghista che diceva di voler "difendere la famiglia tradizionale".

Don Begato inizia così a sostenere che la religione dovrebbe imporre un suo «primato» sulla vita pubblica, inventandoci che la mancata limitazione alle libertà altrui poterà chi vorrebbe imporre i propri dogmi a perdere il proprio «diritto di espressione». Proclamandosi il detentore della «verità», dice di vedere «un mondo plasmato da valori pagani».
Citando la propaganda dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus, sostiene che in Inghilterra saranno varati decreti contro uno «psicoreato» verso «chi si metteva a pregare silenziosamente davanti alle cliniche pro-aborto». Peccato non sia vera e che la "notizia" strumentalizzata dall'organizzazione di Coghe riguardava chi diceva di "pregare" in aree chiuse al pubblico dopo aver superato illegalmente delle recinzioni.

Sostenuto che Gesù odierebbe i diritti umani, che l'amore sia un'offesa all'odio integralista o che la Madonna voglia che si voti a destra, arriviamo al passaggio più odioso. Offrendo la sua falsa testimonianza nel tentativo di istigare i suoi proseliti all'odio, dichiara:

Non posso che denunciare il movimento lgbtq+, è che quel "più" è capace di includere qualunque cosa. L'impressione è che già ultimamente questo "più" stia includendo la "p" della pedofilia. Quando vediamo che negli asili entrano le drag queen, questi uomini che si vestono da donne e che si atteggiano secondo le movenze tipiche dei night club, è chiaro che stiamo andando a creare una pornificazione dell'immaginario sessuale e di identificazione sessuale nei bambini. Ciò sdogana valori che non possiamo minimamente condividere. E i nostri bambini cresceranno indeboliti e incapaci di potersi difendere anche da eventuali agguati.

Si tratta di parole indegne, offensive e calunniose che vengono vomitati al chiaro scopo di istigare gli intolleranti ad un cieco odio contro il prossimo.

A seguire un estratto del suo video:

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