I ritardi del governo Meloni rischiano di farci perdere i soldi del Pnrr

Giorgia Meloni rischia di farci perdere ben centinaia di miliardi di euro perché il suo governo si dichiara incapace di spendere i fondi europei secondo le scadenze concordate.
Su 12 progetti da concludere entro la fine di marzo, solo tre sono stati portati a termine. Persino sulla sanità hanno speso solo un quarto di quanto previsto, anche se restano mesi di attesa per banali esami clinici. D'altronde la loro priorità era quella di abolire le gare per i contratti di appalto, di vietare carne sintetica e inveire contro i grilli, di fare la guerra ai figli dei gay…
E come se nulla fosse, il ministro Raffaele Fitto ha ammesso che i loro ritardi ci porteranno a dover rinunciare a progetto che sarebbero stati finanziati dall'Europa. Secondo lui, l’Italia potrebbe non riuscire a spendere tutti i quasi 200 miliardi di euro complessivi che riceverà dall’Unione Europea e a portare a termine alcuni obiettivi che si è prefissata: «Alcuni interventi da qui a giugno del 2026 non possono essere realizzati: è matematico, è scientifico, dobbiamo dirlo con chiarezza», ha detto.
Ciò significa bloccare i progetti su innovazione, sostenibilità, dissesto idrogeologico, scuole e sanità che, peraltro. Potremo vantarci ci essere l'unica nazione del globo terracqueo ad aver vietato le carni sintetiche o di aver combattuto perché i mezzi inquinanti restassero per le strade al fine di far felice Salvini, ma probabilmente dovremo rinunciare la nostro futuro.
Senza spiegare cosa lo facesse ridere così tanto, Salvini è corso in televisione a dire che la colpa non sarebbe loro ma di lo ha preceduto:
Peccato che lui fosse parte di quel governo. E sino a quando c'è stato Draghi al governo, risultavamo perfettamente allineati per l'acquisizione di tutte le rate del PNRR. Sostenere che i ritardolo degli ultimi mesi sia colpa di chi non c'è più pare non volersi assumere le proprie responsabilità.