Il senatore Malan sfotte chi contesta il suo voler rendere orfani i figli dei gay
L'impressione è che al governo Meloni piaccia un mondo sfottere e bullizzare i cittadini che dissentono dal loro pensiero unico. Quindi pare che il senatore Lucio Malan di Fratelli d'Italia ritenga di essere spiritoso nello scrivere:
Al senatore Malan diamo una notizia. Neppure i figli del suo amico Gandolfini li ha portati la cicogna, ma il neocatecumenale ha speso alcune decine di migliaia di euro per adottarli e fatarseli portare in Italia, ottenendo quei diritti che Malan vorrebbe fossero negati ai figli altrui.
In realtà non stupisce il suo dirsi contrario al fatto che alcune donne non vengano costrette con la forza a subire le sue decisioni sui loro corpi, dato che comprendiamo che per un maschio di destra dev'essere davvero inaccettabile pensare che quelle donne che il loro sottosegretario alla cultura dice siano "tr*ie" non debbano risultare assoggettate al loro volere. Ma il senatore pare non capire che non è privando dei minori dai loro diritti che lui otterrà il predominio sulla femmina. Al massimo otterrà di fare del male ai minori al solo fine di soddisfare la sua ideologia omofoba, ma non è strappando i bambini dai loro genitori che potrà vietare la famiglia a chi non è espressione dei suoi pruriti sessuali.
Non contento, Malan cita anche la propaganda di Francesca Totolo (ossia di quella tizia di CasaPond che sta sempre sui social a sbraitare contro i migranti) per inventarsi altri insulti:
A Fratelli d'Italia non piace essere definiti "fascisti", ma citare la propaganda dei neofascisti mentre si parla di "razze" non li aiuta di certo. E sinceramente non ci pare che gli schiavi prendessero in autonomia le loro decisioni come le madri surrogate o come certe donne che venivano affittate da un certo politico.