Provita Onlus chiede a Salvini di richiamare i leghisti che non risultano sufficientemente omofobi


Il leghista Gian Marco Centinaio non è mai apparso particolarmente gay-friendly, eppure è bastato che si dicesse pronto a valutare una possibile legge sul matrimonio egualitario per suscitare le ire dell'organizzazione forzanovista Provita Onlus.
Attraverso un comunicato stampa, il loro Jacopo Coghe scrive:

Le parole del senatore e vice presidente del Senato Gianmarco Centinaio sul matrimonio egualitario sono gravi e richiedono un immediato chiarimento. Ci auguriamo, infatti, che Centinaio abbia parlato a titolo personale e non come espressione di tutto il centrodestra e dunque della maggioranza. Il matrimonio è solo tra un uomo e una donna e garantisce loro di essere il nucleo fondamentale della società e soprattutto il benessere della famiglia e degli eventuali figli.

Non si capisce perché Coghe sostenga che i politici dovrebbero rendere conto a lui delle loro idee, così come è evidente sia una sua personalissima opinione il fatto che il matrimonio sua "solo tra un uomo e una donna".
Partendo dal suo sostenere che ogni suo desiderio sia un ordine e che ogni sua pretesa possa essere avanzata a nome di tutti gli italiani, prosegue:

Chiediamo alle forze di maggioranza di smentire Centinaio e assicurare agli italiani che non ci sarà nessuna apertura in tal senso, così come nessun riferimento al matrimonio egualitario era presente nei programmi dei partiti di centrodestra votati dagli elettori alle ultime elezioni. Ricordiamo, nel dettaglio, che nel programma della Lega, di cui è esponente Centinaio, c'era scritto chiaramente che “la famiglia è quella composta da una mamma e un papà e non da un ‘genitore 1 e 2’” e veniva ribadita la “difesa dei ruoli diversi ma complementari tra madre e padre”. Non faremo sconti e vigileremo, come abbiamo sempre fatto, sull'operato della politica e sul rispetto delle promesse fatte

Pare indicativo il fatto che citino slogan da loro coniati che sono entrati nel programma salviniano, peraltro tirando in ballo i figli quando in realtà si parlava di matrimonio. Ovviamente minaccia una imprecisata "vigilanza" sulle idee altrui mentre chiede che agli altri vengano negati i suoi stessi diritti.

Oltre a chiedere leggi che vietino le famiglie altrui, Coghe chiede che si vieti il riconoscimento delle donne trans e che si rendano orfani i figli delle famiglie a lui sgradite:





Tutto viene fatto contro qualcuno, mai per qualcosa. In tal modo il politico non dovrà risolvere problemi, ma gli basterà promettere che altri saranno discriminati.
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