Provita Onlus esulta perché Giorgia Meloni si è fatta promotrice della loro truffa "gender"


Prosegui l'incessante campagna di promozione alla discriminazione da parte dell'organizzazione forzanovista. Mentre raccolgono firme volte chiedere che ai gay venga vietato di poter apparire in televisione, Jacopo Coghe urla che lui esige che si dica che la transessualità non esiste:



Peccato che Coghe sia mistificando la realtà, dato che l'identità di genere non si basa su una scelta. L'identità di genere è insita nell'uomo. Infatti non si sta parlando di un Jacopo Coghe che pretende di essere definito "cristiano" perché lui si auto percepisce tale nonostante ogni evidenza, ma di persone che hanno un'identità diversa dalla sua e che meritano lo stesso rispetto che lui pretende per sé stesso.

Ed è grave che Provita dica che la loro Giorgia Meloni si sia offerta di farsi promotrice di quella truffa "gender" che venne teorizzata da quel loro prete che finì indagato per abusi sessuali:



Anche qui non c'è nulla di strano. Poiché la propaganda di Fratelli d'Italia ricalca la proposizione di quel "Noi contro loro" che fu alla base dell'intera propaganda nazifascista, la meloni cerca di istigare una parte contro l'altra per fatturare sull'odio che riuscirà a creare. E così la signora meloni ha deciso di chiarerai con le teorie della Terragni, già complice di Pillon nell'affossamento del ddl Zan.

nel 2019 la signora meloni sottoscrisse un accordo con l'organizzazione forzanovista Provita Onlus in cui si impegnava a bloccare “ogni proposta normativa o atto teso a diffondere l’indottrinamento gender nelle scuole, contrastando la sessualizzazione precoce dei bambini e degli adolescenti spesso veicolata dai media, dalle campagne marketing, dai programmi televisivi e anche dalla cosiddetta 'educazione sessuale globale' nelle scuole”. Si impegnava “promuovere politiche e programmi che prevengano l’iper-sessualizzazione dei bambini, ostacolino la raffigurazione in chiave sessuale degli stessi e limitino la promozione di stereotipi sessualizzati nei settori dei media e della pubblicità”; a “promuovere a livello comunitario l’istituzione di uno specifico fondo ‘salva-famiglia’ per la natalità e i nuclei familiari numerosi e/o in difficoltà con modalità e procedure comuni negli Stati membri”.
Insomma, la meloni aderì all'agenda evangelica dell'estrema destra statunitense e dichiarò di voler promuovere le truffe ideologiche con cui le lobby anti-lgbt mirano a danneggiare la qualità di vita e il benessere dei ragazzi a loro sgraditi.
1 commento