Coghe inveisce contro i gay perché Google non celebra feste religiose
Google mostra loghi personalizzati per ogni genere di ricorrenza, ma il fondamentalista Jacopo Coghe pare aver ritenuto sarebbe stato un vero peccato rinunciare ad usare la Pasqua per inveire contro i gay. Ancor più se le sue invettive avrebbero potuto alimentare la falsa contrapposizione tra gay e religione che vengono promosse dalla sua organizzazione forzanovista.
Permesso che Google è una società privata che ha il diritto di fare ciò che ritiene e premesso che Coghe potrebbe quantomeno provare a non molestare gli adolescenti gay durante le feste, è con la sua solita arroganza che sui social scrive:
Se pare davvero inaccettabile come Coghe sfrutt ogni pretesto per un attaccare i gay, gli andrebbe ricordato che Google non ha fatto nulla neppure per il Ramadan o per altre festività religiose. E il motivo è semplice, dato che il motore di ricerca dichiara esplicitamente che i loro celebri "doodle" siano destinati unicamente a feste non religiose.
Ma orse tutto questo non è chiaro ad un Coghe che sogna un mondo in cui Sgarbi possa premiare chi impone rituali religiosi in classe, obbligando gli alunni di scuole laiche a recitare il rosario e a subire benedizioni con olio di Medjugorje:
Quindi lui vorrebbe un mondo in cui i rituali religiosi vengano imposti ai minori contro la volontà die loro genitori e in cui si promuova odio omofobico perché lui crede in un dio omofobo che apprezzerebbe le opinabili opere della sua organizzazione?