Il senatore Malan si inventa che la sparatoria di Nashville sarebbe "crimine d'odio" contro i "cristiani" che sarebbero "sotto attacco" in Europa


Sarà che il senatore Lucio Malan basa la sua intera attività sulla promozione dell'omotransfobia e sul contrasto all'ecologia, ma pare davvero surreale tenti di sostenere che il suo odio per le persone trans e la sua abitudine a citare la religione come pretesto per aggredire le loro vite lo legittimerebbero a sostenere che la sparatoria di Nashville sarebbe un "crimine d'odio".
Ovviamente l'esponente di Fratelli d'Italia non ci spiega perché ritenga che una donna cristiana che commette una strage nella scuola cristiana da lei frequentata dovrebbe essere vista come un attacco ai cristiani, quasi ritenesse che basti sottolineare che questa volta (contrariamente alle 2.886 sparatorie precedenti) l'assassina era una persona trans per sostenere che si dovrebbe ritenere che le persone trans odierebbero i cristiani che tanto si impegnano per discriminarle:



Surreale appare anche il suo paragone con chi ha vandalizza volutamente un simbolo di inclusione. Evidentemente il senatore non ha capito che la definizione di "crimine d'odio" si basa sulla motivazione e non sulla gravità di un fatto.

L'impressione è che ad averlo ispirato sia stata la propaganda del solito Maurizio Belpietro, il quale si inventa che imprecisati "cristiani" europei non vengano titelati. E così Malan rilancia la tesi di Belpietro suo poveri cristiani polacchi che si sentirebbero vittima di "odio":



Più verosimile è che sia gente come Malan, Coghe ed Adinolfi a creare antipatia verso chi usa la religione per cercare di imporre le proprie opinabili idee in un progressivo tentativo di erodere i diritti umani. E così ci propina pure una cartina in cui la Russia torna ad essere proposta come la terra promessa per i "cristiani" che mandano i loro figli a stuprare bambine di tre anni in Ucraina.

Sempre ossessionato dai gay, si lamenta persino che all'estero venga detta la verità sulla discriminazione dei figli delle famiglie omogenitoriali discriminate dal suo governo nel suo più compiaciuto plauso. E sinceramente non si capisce dove voglia andare a parare, dato che la sua frase conclusiva non parrebbe scritta nella nostra lingua:



Avesse un briciolo di onestà, ammetterebbe che togliere un genitore ai bambini li espone a rischi inimmaginabili nel caso in cui l'unico genitore riconosciuto dalla signora meloni venisse a mancare. Inoltre basterebbe leggere l'articolo per capire che si sta parlando di bambini con passaporto estero, ai quali verrebbe negata la loro famiglia.
Un senatore che commenta un articolo senza manco averlo capito non ci fa una bella figura, soprattutto se si considera che tanto gli basterà per avere il privilegio di un vitalizio.
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