L'Ungheria approva una nuova legge lgbt che permetterà la denuncia anonima delle famiglie gay


L'Ungheria di Orban, da sempre Mecca di Salvini, continua a cercare di demolire le fondamenta dell'Unione Europea guardando a Mosca. Dopo l'ignobile legge sulla fantomatica "propaganda lgbt" di ispirazione russa, il parlamento ungherese ha approvato una nuova legge che consente la segnalazione anonima di famiglie lgbt alle autorità.
Il presidente promette anonimato se riferisce a chiunque riferisca alle autorità di aver scoperto l'esistenza di una famiglia lgbt su territorio ungherese. E dato che le destre amano raccontare che loro perseguiterebbero i cittadini per "difendere" qualcosa, Orban dice che quel sistema di persecuzione lo aiuterà a "salvare" la costituzione ungherese e il suo definire il matrimonio come un’unione "tra un uomo e una donna" dove "la madre è una donna e il padre è un uomo". Insomma, una bella porcheria che ricorda le specifiche sui sessi dei genitori che Salvini ha preteso di inserire nei documenti per la richiesta della carta d'identità elettronica dei minori.
La legge consentirà anche di segnalare in forma anonima "chiunque/qualsiasi cosa neghi o alteri il vero significato delle famiglie definite nella costituzione ungherese".

La nuova legge, al pari di quella che vieta di parlare di omosessualità e identità di genere ai minori, è ovviamente ispirata alle legge anti-gay della Russia di Putin. Una Russia che pare animare anche la crociata di Giorgia meloni atta a rendere orfani qualunque minore non risulti conforme alla alle regole sessuali terrorizzate dai vari Pillon.
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