Il senatore Malan sostiene che Arcilesbica voglia che il Pd scimmiotti la Meloni


Il senatore Lucio Malan pare letteralmente ossessionato dai gay, risultando quasi comico mentre sostiene che cento presunte "femministe" vogliano chiedere al Pd di dare ragione ad una Giorgia Meloni che vuole rendere orfani i figli delle famiglie sgradite alle lobby omofobe. E pazienza se in quelle presunte "femministe" troviamo la solita Arcilesbica e le solite TERF che aiutarono Pillon ad affossare il ddl Zan.

L'esponente di Fratelli d'Italia se ne esce scrivendo:



Verrà il giorno in cui l'umanità riconoscerà la malafede e la scorrettezza ideologica di chi usava una fantomatica "ideologia gender" come pretesto all'odio. E sinceramente non si capisce perché la loro priorità sia quella di parlare di pratiche vietate in Italia, dato che nessuno propone di introdurre. Il fatto che a loro non piaccia che altri Paesi non vietino alle donne di poter decidere dei loro corpi non pare un motivo che possa rendere il loro odio verso i bambini già nati un tema da proporre con cadenza quotidiana
Resta ovviamente un'idea personale di Malan il dire che costringere una donna a usare il corpo come lui le comanda sarebbe una "difesa" della donna, ossia di quelle donne che in campagna elettorale il suo partito usava a dini di propaganda diffondendo video di stupri.

Naturalmente fargli compagnia c'è il suo amico Coghe, ossia l'esponente di un'organizzazione forzanovista che ama insultare i bambini sostenendo che sarebbero stati "comprati". Probabilmente in virtù di come i russi abbiano candidamente dichiarato di aver scelto di finanziare simili realtà in considerazione dell'ignoranza dei loro proseliti, non stupisce che il barbuto portavoce dell'organizzazione di estrema destra ritenga che l'insulto possa sostituire le argomentazioni che il suo calpestare la dignità dei bambini rappresentandoli come prodotti non fa che sottolineare l'orrore della sua ideologia:



E così il dibattito cade su livelli infimi, basati su slogan e insulto. Tra iteri in affitto, bambini comprati e ogni altro motto che le loro menti sono riuscite a partorire.
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