Niente immunità, Sgarbi andrà a processo per gli insulti alla Carfagna


Se il Parlamento ha sostenuto che gli insulti di Matteo Salvini a Carola Rackete rientrassero a pieno titoli nelle sue funzioni istituzionali e gli facessero meritare lo scudo dell'immunità, diversa è la sorte toccata a Vittorio Sgarbi.
La Giunta per le autorizzazioni di Montecitorio ha negato l'immunità al sottosegretario alla cultura e ora l'esponente della destra dovrà rispondere in tribunale delle offese che ha riservato nel 2020 a Carfagna.
I fatti risalgono a quando Sgarbi cecò visibilità tra i negazionisti, rifiutandosi di rispettare la legge sull'obbligo di mascherine in Aula. Richiamato dalla Carfagna, lui le diede della «capra», della «cretina», dell'«essere inutile» e della «maestrina del c*zzo».
La richiesta avanzata dall'accusa è di 30mila euro di risarcimento.
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