Provita Onlus irride il ristoratore discriminato perché gay

La speranza è che Jacopo Coghe possa essere querelato, processato e condannato per diffamazione aggravata dato il suo dichiarare che Mariano Scognamiglio sarebbe un pagliaccio.
La vicenda usata dall'organizzazione forzanovista per la loro incessante campagna di istigazione all'omofobia riguarda un ex attore di "Un Posto al Sole" che nel 2019 ha deciso di diventare chef e di aprire un suo ristorante. Ha anche partecipato a "Quattro Ristoranti" con Alessandro Borghese, decidendo di rivelare la sua omosessualità in televisione. Tanto lo avrebbe danneggiato professionalmente, poiché «ad Arezzo non è apprezzato che il nostro ristorante sia gestito da una coppia gay, abbiamo sempre meno clienti, rischiamo di chiudere».
Allegando alcuni screenshot contenenti gli insulti omofobi ricevuti e alcuni articoli sulle telefonate anonime che avrebbe ricevuto da parte di chi gli urlava insulti sulla sua sessualità, Mariano spiega: «Nella cittadina in cui viviamo non è stato apprezzato il fatto che siamo una coppia di due uomini che condividono la vita e che ora tutta L'Italia ne è a conoscenza [...] Dalle foto potete vedere voi stessi che cosa pensano di noi e che cosa abbiamo subito».
Tanto pare aver suscitato l'ilarità di Jacopo Coighe, il quale pare divertito dalla situazione e pronto ad aizzare i suoi neri seguaci contro la sua nuova vittima. Ormai mostrandosi come un'organizzazione di estrema destra che cerca di andare casa per casa a danneggiare ogni singolo gay, scrivono:

A irridere la vittima di discriminazione è un tale che definisce "lavoro" il suo coltivare odio contro gay e donne, cercando di fare soldi facili con il business dell'omofobia. Ed è aberrante la ferocia con cui si scaglia contro chi lavora per davvero, ricorrendo ad atteggiamenti che sanno di bullismo.