Suor Rosalina Ravasio: «Pensavo che la giornalista fosse trans, che schifo»


Suor Rosalina, strenuamente difesa da Mario Adinolfi dopo l'inchiesta sulle vessazioni e le violenze che avrebbe perpetrato agli ospiti della sua comunità, attacca Fanpage per la diffusione di immagini che parrebbero comprovare le accuse.
La suora dice che la giornalista infiltrata (che in realtà era un giornalista) non era vista di buon occhio né da lei né dalle altre consacrate perché «morbosa e appiccicosa, faceva troppo domande, era troppo interessata a carpire informazioni dalle operatrici su quello che succede dentro la comunità». Ma lei avrebbe deciso di allontanarla perché «aveva sempre le mani sui genitali, per nascondere qualcosa, oggi sappiamo perché».
Temendo che potesse essere «un travestito» suor Rosalina dichiara di averle detto: «Tu non puoi più venire in comunità perché abbiamo il dubbio che tu non sei una donna, ma un uomo». Ed è in virtà di quel suo dubbio che dichiara: «La bava non l'aveva alla bocca, l'aveva sull'anima, faceva schifo alle mie ragazze, e veramente faceva schifo anche a me, vergogna, schifo».
Rispondendo alle domande dei giornalisti, la suora ha aggiunto: «In comunità io ho dei minori e se la giornalista fosse una trans avevo paura che potesse… io ho fatto anche arrestare un prete per questo». Ovviamente è chiaro quale sia il collegamento tra una persona trans e un prete arrestato per non specificati motivi, ma nella mente della religiosa tutto pare diventare un pretesto per attaccare l'omosessualità: «Quando aprirò una comunità per omosessuali e studierò il fenomeno capirò, adesso non ho tempo, capirò se è una conseguenza naturale».
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